venerdì 27 marzo 2020

martedì 24 marzo 2020

Stati d'animo. Gli addii. Quelli che vanno. Quelli che restano


Quelli che vanno, Boccioni
Gli addii, Boccioni


Nel corso di una recente visita presso il Museo del Novecento di Milano, ho avuto modo di osservare la prima serie degli addii di Boccioni, artista futurista, i quali  mi hanno trasmesso un senso di impeto, un impulso costante e indomabile della natura che, seppur celato per un attimo, come nel caso del quadro che rappresenta "Quelli che restano", è sempre dietro l'angolo.
Quelli che restano, Boccioni

Un concetto di antiche origini-STEP#02

In qualche post precedente ho accennato alle origini latine della parola "impulso", costituita dal verbo "pellere", spingere, e da "in", particella introduttiva del complemento di moto a luogo, con il significato di verso. La parola ha, dunque, il significato di "spingere verso qualcosa".
Come già osservato nello stesso post a cui facevo riferimento, la parola "impulso" non nasce col latino seppure è esso che ce la tramanda così come la conosciamo oggi.
A questo punto ci chiediamo cosa spinse i latini a condensare le molteplici terminologie precedenti (osservate in lingua greca, da cui i romani attinsero notevolmente), in un'unica semplice parola.
Il motivo è intuitivo.
Publio Virgilio Marone
Come tutti sappiamo, i romani erano dei grandi amanti della concretezza e della chiarezza. In questo si distinguevano dai greci. Nonostante amassero in grande misura tutte le arti, dalle più grandi alle inferiori (se così si possono definire ), come i loro "propinqui", non condividevano certi aspetti del loro essere. Essi consistevano nell'eccessivo dilungarsi perdendo di vista l'obiettivo. Si pensi ai 24 libri dell'Iliade, contrapposti alla metà dei libri dell'Eneide virgiliana.
Una delle parole che essi decisero di condensare fu proprio quella in esame, così che da "ὁρμή"(ormé) e "προτροπή" (protropé), si passò ad "impulso", oggi usata da tutti noi.
E' con i romani, inoltre, che essa viene usata, come viene fatto tuttora, in letteratura.
La ritroviamo a indicare i suoi molteplici aspetti, dal punto di vista tecnico in Vitruvio , a quello più umano nella letteratura di età imperiale. In età imperiale, infatti, ritroviamo aspetti che sono stati fortemente attuali nel Romanticismo e Decadentismo, di cui l'impulso faceva largamente parte.
Resti dell'antica città di Roma
Foro Romano, Roma
Ovviamente è importantissimo ribadire che non è con la letteratura latina che si parla per la prima volta di impulso. Come già accennato, era presente in altre lingue e in altre letterature. Come tralasciare i grandi filosofi greci e le loro teorie (ma di questo parlerò in seguito).
Con i Romani la ritroviamo così come viene utilizzata oggi, comprendendo una serie di significati e sfumature che prima erano indicati diversamente.

L'impulso nel mondo-STEP#01bis

Nel corso della storia molti hanno elaborato il proprio pensiero circa il concetto di impulso.Mi sto riferendo non solo ad appartenenti al mondo scientifico ma anche a quello storico-letterario.
La diretta conseguenza di ciò, oltre, ovviamente, alla necessità di comunicare,  è la presenza del termine impulso in ogni lingua del mondo.
Ho portato avanti una ricerca per  evidenziare quelle che sono le interpretazioni del termine nelle svariate lingue (qui ne ho prese in esame solo alcune) e le differenze che intercorrono nelle diverse traduzioni.

Inglese
Nella lingua inglese, alla nostra parola "impulso" corrispondono due termini: 
- impulse, "an impulse is a sudden desire to do something", l'impulso è il desiderio improvviso di fare qualcosa. Altre traduzioni, più tecniche, sono quelle in cui si parla dell'impulso elettrico o nervoso, nonché l'utilizzo del termine "impulse" come un aggettivo accanto alla parola "buy" per indicare qualcosa che si decide di comprare appena si vede, in maniera impulsiva appunto;
-impetus, "an impetus makes a process happen more quickly", un impulso rende un processo più rapido.
Nella letteratura inglese, ritroviamo l'impulse, in chiave da una parte moderna, dall'altra più primitiva e animalesca nelle opere del celeberrimo scrittore Oscar Wilde. In una delle sue opere più famose, "Il ritratto di Dorian Gray", il protagonista cede, infatti, all'impulso più oscuro, vendendo la propria anima al diavolo.

Francese
La definizione del termine impulso in francese è strettamente correlata al mondo della medicina. "Pouls" rappresenta "Expansion rythmique d'une artère située à proximité de la peau, résultant du passage du sang et perçue à la palpation", l'espansione di un'arteria in prossimità della pelle, dovuta al passaggio del sangue e percepita alla palpazione.
Procedendo con la ricerca del termine nell'arte e nella letteratura francesi è impossibile tralasciare l"elàn vital" di Bergson, filosofo ottocentesco francese, con cui veniva indicato uno "slancio vitale", un impulso, appunto, nel proseguire con la vita.


Cinese 
Come nella lingua inglese, anche in cinese osserviamo la presenza di più parole, ognuna volta a indicare un aspetto ben preciso.
Mi sono soffermata, in particolare, su due termini:
-, (mài chong) "impulso", formato a sua volta da , (mài) "vena" e  (chong) "battere", con la quale viene indicato l'impulso fisico, quello descritto in precedenza nella sua versione francese;
-,  (bèn neng) "istinto, impulso congenito", formato da  (bèn), "origine", e  (neng), "energia", indicando, appunto, la spinta che porta alla formazione di tutto il resto.
  

Arabo
L'ultima lingua su cui ho deciso di soffermarmi è l'arabo, la quale mi ha colpito molto,data la compresenza di un grande quantitativo di parole, in quanto ognuna va a indicare delle specifiche sfumature della parola impulso.
-نَزْوَه, (naz̊wah) indica l'impulso visto come desiderio;
-نبْضة , (nb̊ḍẗ) è utilizzato in riferimento a impulsi elettrici;
-نبْض عصبِي, (nb̊ḍ ʿṣbī) si riferisce agli impulsi nervosi, dal punto di vista prettamente fisico.


Oltre a queste lingue, che ho analizzato più attentamente, riporto altre traduzioni della parola in esame:

-"пульс" (pul's)    ---  russo
-"Puls"                  --- tedesco 
-"pulsar"               --- portoghese
-"pulso"                --- spagnolo
-"mapigo"             --- swahili

giovedì 19 marzo 2020

Etimologia e definizione linguistica della parola-STEP#01

La parola Impulso è rappresentata, all'interno del vocabolario del greco antico da una serie di parole, ognuna riguardante una specifica interpretazione del lemma, che noi, e prima di noi i romani, usufruitori del latino, abbiamo condensato in un unico termine. Tra queste prendo come esempio "ὁρμή", (ormé) la quale precisa un impulso interno e "προτροπή", (protropé) che al contrario, ne indica uno esteriore.
La parola, come già accennato, così come la conosciamo oggi, proviene dal latino.
"Impùlso=lat. Impùlsus, che è pure participio passato del verbo Impèllere, composto della particella in "verso" e pellére "spingere". Atto col quale un corpo comunica il moto ad un altro; Urto; e moralmente Incitamento a fare checchessia.
Deriv. Impulsione, Impulsivo, Impulsore."

Osserviamone adesso le svariate definizioni in lingua italiana.
Impulso=[im-pùl-so] n.m., pl. -i
1. spinta istintiva a compiere un’azione: avere l’impulso di scappare, di gridare; cedere a un impulso; frenare i propri impulsi; inclinazione, impulso  a fare del bene.
2. spinta comunicata a un corpo da un altro corpo o da una forza: l’acqua dà impulso alla ruota del mulino |impulso elementare di una forza, (fis.) il prodotto della forza applicata a un corpo per l’intervallo di tempo in cui essa agisce |impulso di tensione elettrica, di tensione di corrente, (elettr.) variazione rapida e breve della tensione elettrica o dell’intensità di corrente elettrica.
3. stimolo, incremento, spinta: dare impulso all’industria, al commercio.
4. in telefonia, scatto telefonico.

Fonti: Vocabolario etimologico della lingua italiana; Dizionario Garzanti.

Breve introduzione

"È un terribile errore lasciare ristagnare qualsiasi impulso naturale, fisico o mentale. Sopprimetelo, se volete, e liberatevene o realizzatelo, e toglietevelo di torno, ma non consentitegli di restare lì a putrefare".
Aleister Crowley

L'introduzione del medesimo blog, come si può ben osservare, è costituita da una citazione dello scrittore britannico vissuto tra fine 800 e inizio 900, Aleister Crowley
Si tratta della prima riflessione che ho modo di fare sul concetto di impulso: un termine dai tanti significati, tanto tecnici quanto teorici, interpretato da molti nelle più svariate maniere.
Sto per intraprendere, insieme ai lettori, dunque, un viaggio nella storia, nell'etimologia, nelle interpretazioni dell'impulso, in chiave tanto tecnico-scientifica, quanto storico-letteraria, in modo da ottenere al suo termine, un ampio quadro di spunti e riflessioni.

Sintesi finale-STEP#24

Impulso . Una sola parola, tanti significati. Non avevo mai avuto modo di pensare a quante e quali fossero le riflessioni e i concetti into...