Come già osservato nello stesso post a cui facevo riferimento, la parola "impulso" non nasce col latino seppure è esso che ce la tramanda così come la conosciamo oggi.
A questo punto ci chiediamo cosa spinse i latini a condensare le molteplici terminologie precedenti (osservate in lingua greca, da cui i romani attinsero notevolmente), in un'unica semplice parola.
Il motivo è intuitivo.
Publio Virgilio Marone |
Una delle parole che essi decisero di condensare fu proprio quella in esame, così che da "ὁρμή"(ormé) e "προτροπή" (protropé), si passò ad "impulso", oggi usata da tutti noi.
E' con i romani, inoltre, che essa viene usata, come viene fatto tuttora, in letteratura.
La ritroviamo a indicare i suoi molteplici aspetti, dal punto di vista tecnico in Vitruvio , a quello più umano nella letteratura di età imperiale. In età imperiale, infatti, ritroviamo aspetti che sono stati fortemente attuali nel Romanticismo e Decadentismo, di cui l'impulso faceva largamente parte.
Resti dell'antica città di Roma Foro Romano, Roma |
Con i Romani la ritroviamo così come viene utilizzata oggi, comprendendo una serie di significati e sfumature che prima erano indicati diversamente.
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