sabato 4 aprile 2020

Avventura o rassegnazione? Impulso in letteratura-Step#06


"In fondo questo posto era già Oregon (…) E un giorno sarebbe stato colonizzato. Adesso era certo che sarebbe stato così. Nulla lo avrebbe impedito. La gente sarebbe arrivata a ovest, poi altra gente ancora, come aveva fatto lui stesso, senza pensare precisamente al perché, ma solo sulla base dell’impulso, come se stessero eseguendo una volontà di Dio (…) L’obiettivo era più grande di qualsiasi dolore. Quel confine immaginario catturava l’immaginazione dell’uomo. Lo riempiva di meraviglia. Lo faceva sentire in qualche modo grande."

Il sentiero del West è un romanzo scritto da A.B. Guthrie, scrittore, sceneggiatore e giornalista statunitense, con il quale risultò vincitore del premio Pulitzer per la narrativa nel 1950.
L'opera tratta di una carovana di pionieri i quali, provenienti dal Missouri sono volti alla conquista dell'Oregon. Il romanzo ci permette di vivere appieno il loro viaggio, dai paesaggi mozzafiato ai reciprochi atti di solidarietà, passando per le tribù indigene incontrate e per gli atti positivi o negativi che caratterizzano i personaggi.
A.B. Guthrie
Non ho avuto il piacere di leggere nella sua totalità il lavoro di Guthrie, ma ho potuto assaporarne alcuni stralci arrivando alla consapevolezza della stretta correlazione che intercorre tra essa e il tema che sto trattando all'interno del blog.
I personaggi che ritroviamo nel romanzo sono spinti da una forza di cui non conoscono l'origine, di cui non sono completamente coscienti, ma che li spinge ad andare avanti, a procedere verso Ovest.
E' una spinta che in parte riconducono a Dio e che ne fa trasparire i lati per certi versi più umani, per altri più oscuri e terribili.


Joris-Karl Huysmans
Una seconda visione del tema, opposta a quella appena esposta, l'ho ritrovata in un'opera simbolo del Decadentismo, movimento artistico e letterario che si è sviluppato in Francia e in Europa tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.
Il romanzo in questione è "À rebours" , "Controcorrente" di Huysmans.
Si tratta della storia del tipico uomo decadente che decide di staccarsi dalla società in cui vive, di estraniarsi da tutto e da tutti a causa del suo disagio interiore, che non gli permette di rivedersi appieno nella vita del suo tempo. E' qui che ho visto la forza di un uomo di andare "a ritroso" (per citare il titolo dell'opera), di non farsi più trascinare da quell'impulso costante che spinge gli uomini nel guardare all'innovazione e al continuo modernizzarsi. L'uomo, caratterizzato da un "male di vivere" che nella letteratura italiana abbiamo conosciuto con Montale, non si rivede nella società del tempo e, in particolare in quegli aspetti che altresì entusiasmano i suoi contemporanei, sotto la spinta dell'impulso alla modernità: rivoluzione scientifica e importanza della tecnica. Egli le critica aspramente in quanto non riescono a dargli le risposte che cerca distaccandosene in maniera anche in parte impulsiva.

Ho voluto citare queste due opere letterarie per mostrare la molteplicità delle interpretazioni che possono essere date al concetto di impulso, ribadendo un aspetto fondamentale: la mia visione non sarà certamente quella unicamente accettata da tutti ma è un'interpretazione fortemente personale.


Link:https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/01/i-sentireri-del-west-nella-letteratura-statunitense/5077730/



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