Aby Warburg |
Essendo uno storico dell'arte aveva posto l'attenzione su "Le dejeneur sur l'herbe", di Manet, e andando a ritroso, anche grazie alla sua forte passione per i particolari, aveva riscontrato la stessa disposizione dei personaggi in una serie di opere di anni addietro. Tale circostanza lo affascinava non poco, poiché rivelava un'inconsapevolezza del ricordo, quasi una memoria inconscia.
Cacciari, dunque, rifletterà a partire dagli studi di Warburg, sul concetto di ricordo e di memoria, osservando come la visione di memoria riproduttiva (relativa a una riproducibilità fine a sé stessa) sia sbagliata. Al contrario, per il filosofo, si deve parlare di memoria come attività immaginativa, come un qualcosa che inventa immagini sulla base di precisi stimoli e impulsi creativi.
Massimo Cacciari |
Il filologo, infine, si rivolge alla memoria che lo richiama verso una dimensione trascorsa attraverso impulsi creativi e non a un passato morto e ormai lontano.
Si tratta di una visione molto interessante che continua il filo logico che Aby Warburg aveva intrapreso anni prima, forse compreso solo in parte.
Link:https://www.youtube.com/watch?v=y1THsvvv-NM
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